LA STORIA DELLO SHAMPOO, DALLE ORIGINI ALLO SHAMPOO SOLIDO
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La parola shampoo
Partiamo dall’origine della parola “shampoo”, quali sono le origini? Nella lingua inglese la sua comparsa risale alla seconda metà del 1700. Pensate però che quasi contemporaneamente la parola appare anche nell’idioma italiano. L’origine è indiana e precisamente deriva dalla parola hindi “champo” che significa “massaggiare, fare pressione”. Ad introdurla in Inghilterra fu un imprenditore indiano che aprì un salone specializzato in massaggi, appunto, al cuoio capelluto e in cura delle chiome in quel di Brighton: il primo parrucchiere!
In molti lo copiarono e iniziarono a preparare dei rudimentali prodotti per la pulizia dei capelli sciogliendo scaglie di sapone e mescolandole con erbe dalle proprietà benefiche che davano brillantezza e profumo. Inizialmente sapone e shampoo avevano quindi molto in comune. Poi le loro strade iniziarono a separarsi quando si iniziò a concentrarsi sulle esigenze specifiche del capello sviluppando una vera e propria branca della cosmesi. Il primo vero e proprio shampoo commerciale, e quindi non sapone, fu messo sul mercato solo nel 1930.
Lo shampoo nella storia
Esistono versioni ancora più antiche ovviamente dello shampoo: tradizioni e metodi antichi utilizzati fin dall’antichità per pulire i capelli. Gli antichi egizi usavano acqua, limone e aceto mescolati insieme. Tipo delle zone dell’Africa Settentrionale erano invece misture a base di creta e frutta essiccata. Gli europei utilizzavano nell’antichità un prototipo di shampoo secco a base di erbe sminuzzate. Nel Medioevo prese piede l’abitudine di pulire la chioma con uova sbattute in alcool (rum o brandy). Pare che anche la famosa Principessa Sissi utilizzasse questo intruglio per prendersi cura dei suoi bellissimi capelli (pare arrivassero alle caviglie). L’uovo comunque rimane un’ottima opzione ancora oggi se rimanete a corto di shampoo. E per chi ha i capelli secchi, il consiglio è di usare solo il tuorlo!
La produzione dello shampoo
La produzione su base industriale di shampoo sintetici portò ovviamente al miglioramento netto delle ricette con l’uso di prodotti sempre più specifici anche allontanandosi dagli ingredienti naturali, con il suo corollario di conseguenze negative: prodotti molto schiumogeni che davano l’illusione di pulizia ma erano (e in molti casi purtroppo ancora sono) molto aggressivi sul capello e ovviamente packaging in plastica onnipresente.
Verso shampoo solidi e naturali
Su entrambi gli aspetti il mercato sta iniziando a dare risposte rispolverando l’uso di ingredienti naturali e tensioattivi delicati che permettono di avere una schiuma leggera che deterge ma non danneggia il capello e studiando soluzioni che eliminino i flaconi in plastica. Ecco che nascono gli shampoo solidi e in polvere di nuova generazione. Si tratta di un processo ancora in corso che ha ancora ampli margini di miglioramento ma allo stesso tempo si tratta di uno step che speriamo cambi il corso della storia dello shampoo!